scalfarotto fessachiotto

Povero Scalfarotto che non si accorge che le domande che gli faccio sono tutte per ridicolizzarlo.

Quando dico: "Lei che pena darebbe a quelli che parlano di fregna? Esattamente quale pena darebbe?" in pratica utilizzo lo stesso metodo che utilizzo con il Ruggero del Sacrum Imperum. O con Buttiglione. O con Giovanardi con la storia dei presentatori che devono pisciare prima di andare in onda.

Ovviamente siccome lo chiamo per ridicolizzarlo, la prima cosa che faccio è ricordare agli ascoltatori che è del PD.

Ovviamente, siccome è del PD, le domande sono tutte rivolte a mettere in evidenza le divisioni interne del PD.

Off topic: ultimamente ho come l'impressione che Parenzo quando imita Grillo e mi manda affanculo in realtà stia dando sfogo a impulsi suoi naturali, altro che imitazione di Grillo.

perché non si parla di Telese

Matteo mi chiede di parlare di Telese.

Non posso parlare del purgatorio di Telese e vi spiego perché.

Telese è stato fatto fuori per le frasi sulla Marcegaglia, in una radio che ha a capo – in un certo senso – la Marcegaglia.

Se io adesso parlo di Telese, confermo il fatto che dentro un organo di informazione non è possibile parlare male del capo.

Se io confermo questo (in un organo di informazione non è possibile parlare male del capo) allora implicitamente confermo che Belpietro e Feltri in pratica non possono parlare male di Berlusconi. Del loro capo.

E io Belpietro e Feltri gli voglio tanto tanto bene. E dovete pure capire che tengo famiglia: se mi fanno fuori da Radio 24 chi mi assume? Chi mi può assumere oltre a Panorama? E' vero che la mia massima aspirazione è diventare televisivo e superare Travaglio in celebrità. Se così non fosse, l'unico paracadute è – appunto – Belpietro e Feltri.

Capito?

contraddizioni che piacciono a me

Se alla manifestazione della Fiom vanno i deputati del PD, vogliamo notare la contraddizione con il fatto che il PD fa proposte diverse da quelle della Fiom?

Se Fini si stacca da Berlusconi, lo vogliamo notare che i finiani sono divisi tra di loro da mille contraddizioni soprattutto in tema di bioetica?

Vogliamo notarle tutte queste contraddizioni?

Di quale partito non si devono notare le contraddizioni? Ovvio, del partito del più forte.

Se poi qualcuno chiama e fa notare la contraddizione X, si opera al solito modo. E cioè si dice:

"Certo, potremmo anche parlare di X, però…."

(Detto questo: Sgalambro? E chi è Sgalambro?
E’ vivente? Giuro che l’ho chiesto davvero…shhhh. Non ditelo in giro).

doppiopesismi di manutenzione – sperando che a mediaset ne tengano conto

Qualche giorno fa, a proposito della nuova inchiesta di Woodcock ho detto a gran voce, con le vene del collo ingrossate:

"Ma lo vogliamo ricordare o No quante inchieste di Woodcock che sono andate sulla stampa, poi si sono rivelate basate su fatti inesistenti, si sono risolte in assoluzioni? Ma lo vogliamo ricordare oppure No? Io lo VOGLIO ricordare! Dobbiamo tenerne conto!"

Qualche giorno dopo sto prendendo in giro Concita de Gregorio che litiga con Sallusti (ovviamente prendendo la parte di Sallusti). Parenzo al telefono sussurra che forse e’ vero che Il Giornale fa inchieste da sputtanopoli, e che infatti andrebbe ricordato che molte inchieste del Giornale si sono poi rivelate basate su fatti inesistenti, e si sono risolte in un nulla di fatto. E’ la stessa critica che muovevo a Woodcock, pero’ invece di concordare con Parenzo (e quindi,bbrrrrrr, con la De Gregorio), impugno il mio Minimizator e lo imposto sul Pero’. E dico, SENZA vene del collo ingrossate, SENZA gran VOCE:

 
"Si certo possiamo anche parlare di questo (delle inchieste de Il Giornale basate su fatti inesistenti, ndr) PERO’.…etc etc.." 
 
Quindi dribblo l’argomento facendo l’analisi grammaticale delle parole della De Gregorio.  Cos’ metto in atto un po’ di doppiopesismo di manutenzione vecchio stile. Si considera nella discussione solo quello che è funzionale ai miei obiettivi, il resto lo si ignora o lo si cita velocemente.
 
P.S. nella stessa puntata ho preso in giro Bersani ospite di Fazio, ho difeso Feltri, ho preso in giro la De Gregorio, ho preso in giro Enrico Letta e difeso Barbara D’Urso.


Nella foto: Concita De Gregorio. Lei è tutto ciò che io non sarò mai, e io mi struggo di invidia quasi ogni giorno.

orchideo

Un po’ di sano vecchio minimizator per minimizzare le stronzate di Berlusconi. Come i vecchi tempi. Dagli di tacco, dagli di punta. Cioè: ammettere subito che ha detto una stronzata, e poi minimizzare la stronzata subito dopo.

Berlusconi dicendo che alcuni magistrati sono un’associazione a delinquere, ha detto una cavolata

E poi, subito dopo, all’ascoltatore che dice: Berlusconi ha detto una cazzata parlando di associazione a delinquere tra i magistrati, io rispondo:

“ Ma No! Non voleva dire TUTTI i magistrati, voleva dire ALCUNI”.

Nessuno ribatte chiedendomi: e cosa significa? Se ha detto ALCUNI invece che TUTTI, allora va bene? Ovviamente non va bene uguale, però intanto così riesco a bloccare la discussione. E’ minimization disseminata random che funziona sempre.

Nessuno (per fortuna) si accorge del mio doppiopesismo sull’argomento. E cioè: se Sonia Alfano dice che Berlusconi è mafioso, gli attribuisce un reato che io contesto perché secondo me le condanne defnitive non ci sono. Quindi: attribuzione di reato senza condanna NO.

Poi, se Berlusconi dice che i ALCUNI giudici sono un’associazione a delinquere, allora attribuzione di reato senza condanna SI.

Guardate che non è facile, serve molta maestria nel buttare il fumo negli occhi al momento giusto. Parenzo fa le patate alla figlia con il pannolino in mano e non se ne accorge. Telese sta chissà dove, ed io trac! ci infilo la minimizzazione random.

crucianismo applicato alla vita quotidiana

Ho fatto tardi ieri notte studiando fino a tardi il palinsesto televisivo per capire dove possono offrirmi un programma da condurre. Stamattina volevo dormire fino a tardi, ma la mia gatta Sesquipedale ha cominciato a miagolare e a graffiare la porta della mia camera da letto. Voleva mangiare. Nell’illusione onirica del dormiveglia ho provato a mandare le StradeinDiretta per interrompere quel miagolio fastidioso, ma niente. Mi stavo svegliando completamente.

Sesquipedale non mangiava nulla da due giorni perché sono stato in giro con Paolo Guzzanti per convincerlo a farmi dare il numero di telefono di B. e a registrare le sue imitazioni di B. con l’amico Vladimir. Insomma la gatta voleva mangiare e non potevo dormire. Mi sono dovuto alzare dal letto. Ho afferrato Sesquipedale per il collo e l’ho seduta sulle mie gambe. Le ho detto:

"Ho capito, vuoi mangiare. Ma questo è un argomento vecchio. Sono sei anni che vuoi mangiare. Non c’è nulla di nuovo, non è che ogni volta possiamo ripetere la stessa storia. E’ un argomento trito e ritrito e comunque gli elettori lo sanno."

Dopo, mi sono fatto un caffè, e le ho aperto una scatoletta.