La prova del nove. Il mondo del LEI si scontra con quello del TU.

L'altro giorno mi chiama Lorenzo e comincia a darmi del TU.
Ma è un microbo.

Allora lo interrompo e gli chiedo:

Ci diamo del Tu o del Lei?
(lasciando intendere che non deve per forza darmi del LEI, ma sono disposto anche a proseguire la conversazione in TU)

Lorenzo: preferisco darti del TU.

Io dico: ma è una questione di linea. O ci si da del Lei o ci si da del Tu. Decida Lei, tranquillamente…
(lasciando intendere che non mi disturba il TU, voglio solo saperlo prima come devo parlare)

Lorenzo: diamoci del TU
Io: Benissimo, diamoci del TU.

Ma come? E' un microbo!!!

Lo interrompo, gli dico: SCUSAMI, non sono abituato. TU DAMMI DEL TU, IO TI DO DEL LEI.

A quel punto surreale conversazione in doppia impostazione TU – LEI. Qualcosa che non esiste nella comunicazione verbale in italiano, possibile solo grazie al mio disprezzo nei confronti dei microbi.

Anche perché: cosa significa "non sono abituato"? Non è che non sono abituato in generale a dare del TU (do del TU a Lory del Santo) quanto piuttosto non sono abituato a trattare i microbi da miei pari. Ma questo già lo sapete.

Abbiamo pure la registrazione della telefonata.